San Gimignano, le torri che caratterizzano un paese.

Quando si passa tra i bellissimi colli senesi, tra i colli della Val d’ Elsa, tra il verde del Chianti e della Val D’Orcia, ergono le sagome di torri, simbolo e caratteristica del bellissimo borgo di San Gimignano. L’effetto per chi arriva e vede spuntare all’improvviso la sagoma del paese di San Gimignano è semplicemente emozionante.

San Gimignano piccolo borgo arroccato e circondato da mura duecentesche, una delle mete e luogo simbolo della Toscana, quella parte della regione amata dai turisti, quella immersa tra i campi di grano, vitigni e antichi borghi; è la Toscana del Chianti e della Val D’ Orcia, della buona cucina e dei sapori inconfondibili.

Paese caratterizzato dalle sue alte torri, purtroppo delle 72 torri, nel medioevo costruite una per ogni famiglia benestante, ad oggi ne restano e se ne possono ammirare solo 13.La storia di San Gimignano, parte dal lontano 1282, costruita e progettata per raggiungere
il suo massimo splendore da dopo un secolo la sua progettazione iniziale, ad oggi ne rispecchia ancora ciò che ne fu l’idea e il progetto iniziale.

Il suo aspetto infatti è rimasto per lo più intatto e la città rappresenta tutt’oggi uno dei migliori esempi europei di organizzazione urbana dell’età comunale.
Il tratto caratteristico di questo paese, che come ben chiaro, risultano esser le sue torri,
di cui ognuna delle quali ha una propria storia da raccontare, non mancano anche chiese, palazzi e monumenti.

Il borgo ospita le opere di grandi artisti della scuola senese,
come Simone Martini, Lippo Memmi e Puccio Taddeo di Bartolo. E poi ancora c’ è da ammirare tutti i suoi negozi caratteristici e di artigianato, artisti e antichi mestieri ancora esistenti.
Ma iniziamo con il conoscere la storia delle torri, iniziamo sicuramente con l’informarvi che le torri sono state dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1990 e sono il simbolo dell’architettura medievale toscana.
“Capolavoro del genio creativo umano, porta la testimonianza unica
di una civiltà del passato e l’eccezionale esempio di un complesso architettonico e paesaggistico, testimonianza di importanti tappe della storia umana.”
Con queste motivazione l’Unesco ha iscritto San Gimignano nella Word Heritage list.

Torre Grossa
La Torre Grossa è la più alta della città con i suoi 54 metri. I lavori iniziarono nel 1300 e si conclusero 11 anni dopo.
Ancora oggi è tra le torri meglio conservate ed è possibile salirci, insieme alle torri gemelle di San Gimignano. Sorge in piazza del Duomo,
accanto al palazzo del Podestà.

Le Torri degli Ardinghelli
Le torri degli Ardinghelli si trovano in piazza della Cisterna. Gli Ardinghelli erano la famiglia ghibellina più potente di San Gimignano,rivali dei Salvucci, di stampo guelfo. Le torri furono costruite nel XIII secolo e risultano poco più basse dei 52 metri della Torre Rognosa.
Nel tempo però, a causa della perenne rivalità tra le famiglie, le torri furono tagliate e oggi risultano alte la metà.

Le Torri dei Salvucci
Le torri dei Salvucci sono anche chiamate le torri gemelle di San Gimignano e in origine sfioravano i 52 metri di altezza.
Per volere delle autorità del borgo, furono però dimezzate e oggi risultano alte la metà. Hanno base quadrata e al piano terra si trovano stretti portoni, caratterizzati da architravi.

Torre Rognosa
La Torre Rognosa è anche detta Torre dell’Orologio ed è una delle più alte torri del borgo. È tra le meglio conservate e sorge in piazza del Duomo.
Costruita nel 1200, ha base quadrata e fu di proprietà prima della famiglia Gregori e poi degli Oti.

Torre del Diavolo
La Torre del Diavolo è forse una delle torri più famose del borgo e si trova sul lato nord di Piazza della Cisterna.
È parte del Palazzo dei Cortesi e la leggenda narra che il proprietario trovò, dopo essere tornato da un lungo viaggio,
la torre più alta di quando era partito. Da qui la torre venne vista come opera del Diavolo e prese il nome caratteristico.
L’architettura della torre le dona un aspetto sinistro ed esoterico e si distingue dalle strutture attigue per l’uso della pietra bianca calcarea.

Torre Chigi e Torre dei Becci
Torre dei Becci domina Piazza della Cisterna e via San Giovanni; costruita nel 1200, ha base quadrata e bozze di forma regolare. Oltre a Torre dei Becci,
c’è Torre Chigi, una delle più belle, costruita nel 1280 dalla famiglia Useppi.
Una delle particolarità della torre è che il portone di ingresso si trova al primo piano. Per dormire tranquilli infatti, a causa delle lotte tra famiglie della città,
l’entrata veniva posta al primo piano e durante il giorno si calava una scala per permettere a chi ci abitava di scendere in strada.
La scala veniva poi ritirata durante la notte.

Torre dei Cugnanesi
Tra via del Quercecchio e via San Giovanni, vicino all’Arco dei Becci, si trova la Torre dei Cugnanesi, che sorge vicino all’omonimo palazzo. Gli edifici sono
parte del sistema difensivo della città. Costruita nel XIII secolo, è una delle torri più alte del borgo.

Duomo di San Gimignano
Una delle prime bellezze architettoniche da visitare è certamente il Duomo di San Gimignano. La facciata è in stile romanico e risale al XII secolo,
mentre all’interno è diviso in tre navate ed è ricco di affreschi e capolavori dell’arte. Sulla parte superiore della controfacciata, si può ammirare il Martirio
di San Sebastiano di Benozzo Gozzoli, mentre nella parte centrale si trova il Giudizio Universale di Taddeo di Bartolo. Si possono ammirare anche le Storie del Nuovo
Testamento, degli allievi di Simone Martini e le Storie del Vecchio Testamento di Bartolo di Fredi. Il Crocifisso ligneo policromo del 1200 custodito nel transetto
costituisce un esempio unico nel suo genere, per conservazione.

La Cappella di Santa Fina a San Gimignano
All’interno del Duomo, c’è la Cappella di Santa Fina, affrescata dal Ghirlandaio. L’artista racconta tramite l’arte la leggenda di Santa Fina che, dopo la morte
della madre, decise di vivere fino alla morte pregando distesa sopra una tavola di legno. San Gregorio Magno le apparve quindi davanti, annunciandole la morte e la
vita eterna. Santa Fina morirà mangiata dai topi e dai vermi e durante le sue Esequie si compirono tre miracoli: la vecchia balia Beldia fu guarita dalla paralisi,
un bambino cieco toccando i piedi alla santa riacquistò la vista e le campane delle torri furono suonate dagli angeli.

Piazza del Duomo a San Gimignano
Non solo il Duomo, ma l’intera piazza è il simbolo del borgo. Su di essa sorge il Palazzo del Popolo, simbolo del potere civico del comune medievale. Il Palazzo
Comunale o del Podestà si trova poi tra la Torre Grossa e la Loggia del Comune. Questa ospitava le autorità del governo durante le cerimonie pubbliche. Il palazzo
ospita oggi il Museo Civico di San Gimignano e vi si trasferì il governo cittadino nel 1337. La piazza è inoltre circondata dalle principali Torri del borgo.

Museo Civico di San Gimignano
Da vedere all’interno del borgo, anche il Museo Civico di San Gimignano caratterizzato dalla cisterna del 1361 all’ingresso e dagli affreschi del Sodoma.
Entrando, si accede alla Sala di Dante, chiamata così in onore del poeta che soggiornò nel 1300 per aiutare la causa della lega guelfa. La sala è decorata dalla
Maestà di Lippo Memmi, ispirata a quella di Simone Martini nel Palazzo Pubblico di Siena. Successivamente ci si trova nella sala delle Adunanze Segrete, da cui parte
la scala per la Torre Grossa e si arriva alla Pinacoteca con opere di Pinturicchio e Filippino Lippi.

Piazza della Cisterna
Piazza della Cisterna è certamente obbligatoria da vedere: si trova sulla sommità della collina e prende il nome dal pozzo ottagonale che si trova nel centro.
Fu costruita per volontà del Podestà Guccio dei Malavolti, il cui stemma è scolpito sulla pietra del pozzo. La piazza costituiva il cuore commerciale del borgo,
perché su di essa si affacciavano botteghe ed era sede di mercato e giostre. Da non perdere sono la torre dei Pucci, l’Albergo della Cisterna, il palazzo Ridolfi,
le torri e le case dei Becci e Cugnanesi, il palazzo Pellari e il palazzo Ardinghelli con le due torri. Sulla piazza si affaccia anche la Torre del Diavolo.

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