Cosa fare, cosa vedere, eventi e cucina ad       Arezzo

 

Una vacanza tra i colli Aretini ? In questo articolo vi illustrerò, la bellissima storia di Arezzo, cosa fare e cosa mangiare,  fiere e antiche manifestazioni popolari. Potrete così scegliere il vostro itinerario, tra arte, storia e cultura e poi ancora gastronomia e buon vino.
Arezzo, “sorella” di Siena e Firenze, fa parte delle bellissime città Toscane, cittadina che vanta una storia millenaria. Essa sorge su una collina, nella parte settentrionale della Val di Chiana. Passeggiando per le strade di Arezzo, si scopre una città a misura d’uomo, piccola quindi come cittadina, ma non per questo priva di cose da visitare, anzi è oltretutto ricca di un vasto patrimonio artistico e di un fascino medievale ancora intatto. Come si dice è l esempio del buon detto: “nella botte piccola c ‘è il vino buono”.
Arezzo sorse in epoca pre- etrusca abitata fin dalla preistoria, come dimostra il ritrovamento di strumenti di pietra e del cosiddetto “Uomo dell’ Olmo“, risalente al Paleolitico. La città è storicamente importante e ricordata per i personaggi che vi sono nati, tra i tantissimi personaggi famosi nati o passati ad Arezzo, ricordiamo Guido Monaco, teorico e ideatore della moderna notazione musicale. Presso lo Studium di Arezzo, risalente al 1252, transitarono Guittone d’Arezzo, il Ristoro (compositore della prima opera scientifica in volgare) e Margharitone d’Arezzo. Ma è impossibile dimenticare che qui nacque Francesco Petrarca, precursore dell’umanesimo e uno delle tre corone insieme a Dante e Boccaccio. La casa che gli diede i natali è tuttora visitabile.
Arezzo va inoltre ricordata come, sede della più antica università della Toscana (una delle prime in Europa), è conosciuta anche come Città dell’oro e della Giostra del Saracino, una tradizione che continua ad attirare tantissimi turisti.

Tradizioni e manifestazioni

Giostra del Saracino :  Un torneo Equestre che si svolge due volte l’anno, una a Giugno, l’altra a Settembre. La città si divide in quattro Quartieri:  il Quartiere di Porta Crucifera (conosciuto anche come “Colcitrone”), il Quartiere di Porta del Foro (conosciuto anche come “Quartiere di Porta San Lorentino”), il Quartiere di Porta Sant’ Andrea e il Quartiere di Porta Santo Spirito (noto anche come “Quartiere della Colombina”).

Si tratta di un’antica competizione cavalleresca, che affonda le sue origini nel Medioevo e che consiste nel colpire un bersaglio, posto sullo scudo che Buratto (un automa girevole che impersona il “Re delle Indie”) tiene sul braccio sinistro con un colpo di lancia al termine di una veloce carriera a cavallo. Il tutto senza farsi colpire dal mazzafrusto, imbracciato dal Buratto stesso nel braccio destro, il quale viene azionato da un meccanismo a molla che aumenta l’azione di rotazione già impressa dal colpo del cavaliere. Non mancano poi i figuranti in costume tipicamente medievale e tra sbandieratori, suonatori di tamburi, dame e cavalieri, vivrete un’atmosfera romantica e avvincente.

Risale al 1260 la più antica testimonianza di un torneo cavalleresco in Piazza Grande.

Fiera dell’ Antiquariato : è una Fiera tra le più antiche e le più grandi nella storia d’Italia. Un’esposizione dall’ alto valore dove è possibile perdersi tra oggetti di ogni tipo, stand dove trovare l’oggetto di arredamento per rendere unico il proprio nido. L’ appuntamento è sempre con la prima domenica del mese.

Cosa vedere ad Arezzo 

PIAZZA GRANDE

Piazza Grande, anche detta Piazza Vasari (il suo Palazzo delle Logge fu infatti costruito su progetto del grande architetto aretino), è il fulcro di Arezzo! Incredibilmente plasmata in salita e con un’insolita forma trapezoidale, è impreziosita da tanti monumenti che vi fanno capolino da un lato e dall’ altro, a partire dalla Pieve di Santa Maria e dal Palazzo della Fraternita del Laici, un edificio che vanta un orologio astronomico ancora oggi funzionante! Volete una curiosità? Questa è la piazza de “La vita è bella” di Benigni!

SANTA MARIA DELLA PIEVE

È la regina di Piazza Grande e svetta sugli altri edifici con il suo campanile detto delle “100 buche” per via della sua originale lavorazione delle bifore su cinque piani. La maggiore attrazione di Arezzo, che con la sua abside romanica si affaccia prepotentemente in piazza e lascia entrare in una meravigliosa costruzione religiosa a tre navate con soffitto a capriate.

BASILICA SAN FRANCESCO

È qui che si trova un capolavoro assoluto dell’arte italiana, vale a dire “La leggenda della Vera Croce” di Piero della Francesca. Per chi non lo conoscesse, si tratta di un celeberrimo ciclo di affreschi che prese ispirazione dalla “Legenda Aurea” del vescovo Jacopone Da Varagine: la storia narra del legno con cui fu costruita la croce di Gesù. I preziosi affreschi si trovano nella basilica in pietra di San Francesco di Arezzo.

CATTEDRALE DEI SANTI PIETRO E DONATO 

Questa il Duomo di san donato viene definita la vera chiesa degli aretini, dove troverete le bellissime vetrate colorate di Guillame de Marcillati, mentre gli affreschi di Piero della Francesca stanno alla Basilica San Francesco.

MUSEO DELL’OPERA DEL DUOMO

Si chiama Mudas ed è il Museo Diocesano dell’Arte Sacra di Arezzo. Si trova incastonato all’interno del Palazzo Vescovile e rappresenta il fulcro della vita religiosa cittadina, o meglio della sua storia sacra. Le sale traboccano di opere pittoriche di notevole importanza che vanno dal XV al XIX secolo, presentando poi una collezione di oreficerie e parati sacri come la Pace di Siena. Poi ancora l’affresco di San Girolamo Penitente e un nucleo di opere vasariane davvero belle.

BASILICA DI SAN DOMENICO

Resterete a bocca aperta di fronte al Crocifisso di Cimabue! La sua grandissima croce di ben 3 metri di altezza è dipinta all’interno della Basilica di San Domenico e rappresenta la prima opera attribuita al grande artista medievale, il quale la dipinse tra il 1268 e il 1271. Un’unica navata conduce all’altare gotico della Cappella Dragondelli mentre l’esterno è romanico-gotico e gode di una facciata non terminata con un particolare campanile a vela.

CASA MUSEO GIORGIO VASARI

Abbiamo già detto che Piazza Grande prende il nome di Piazza Vasari. Ma non abbiamo parlato dell’interessante Casa Museo che sorge a ragione in città: Arezzo doveva in qualche modo omaggiare il grande pittore, architetto e storico aretino e non poteva farlo meglio con un museo all’interno della sua abitazione! La casa, proprietà dello Stato dal 1911, è stata decorata dall’artista e al suo interno ospita diverse camere-gioiello su tre piani: la Camera delle Musequella della Fama e delle Arti, l’altra di Abramo e il Salone del Camino.

CASA DEL PETRARCA

Avete letto bene: Casa del Petrarca. Arezzo è il luogo dove nacque nel 1304 il fondatore dell’Umanesimo, nonché scrittore, poeta e filosofo Francesco Petrarca. La casa museo sorge in Via dell’Orto anche se l’edificio attuale altro non è che una fedelissima ricostruzione del XVI secolo e di diversi restauri portati avanti negli anni. È attualmente sede dell’Accademia Petrarca di lettere, arti e scienza

ANFITEATRO ROMANO

Ebbene sì. Anche Arezzo, ospita un grandioso Anfiteatro Romano. Questo monumento si trova tra Via Crispi e Via Margaritone, fu costruito nel I secolo d.C. direttamente nella pietra arenaria e, udite udite, arrivava a contenere ben 8.000 spettatori! Oggi, purtroppo, non restano che alcuni ruderi dell’originale costruzione anche se il sito resto davvero suggestivo. Su una parte dell’Anfiteatro si trova il Museo Archeologico.

FORTEZZA MEDICEA

Volete catturare un paesaggio mozzafiato a due passi dal centro storico? Allora non dovete perdervi una visita alla Fortezza Medicea che si trova in cima alla collina di Arezzo (Colle di San Donato) e vanta un meraviglioso paesaggio sulla Valle dell’Arno, il massiccio del Pratomagno e l’Alpe di Catenaia. La fortezza, spettacolare esempio di costruzione militare cinquecentesca, fu costruita come suggerisce il nome, dai Medici di Firenze e oggi è adibita a parco pubblico dove al suo interno si trovano i giardini del “Prato”.

VIA REDI

Il centro storico di Arezzo non è solo chiese e musei. Ma anche shopping, gastronomia, artigianato e chi più ne ha più ne metta, il tutto, ovviamente, in puro stile italiano. Tra le tante vie ne spicca una che è davvero una chicca: si chiama Via Redi ed è una piccola traversa di Corso Italia. Passeggiate qui, entrate nelle varie botteghe per portarvi a casa un souvenir, abbandonatevi a un aperitivo a suon di calici di Chianti.

COLLI ARETINI

Arezzo non è solo storia ma anche natura. Una natura fatta di vigneti, castelli e borghi unici. Stiamo parlando dei Colli Aretini e delle loro infinite bellezze che si traducono in dolci colline verdeggianti accarezzate dal vento e in panorami unici che fanno di questo luogo uno degli emblemi della Toscana più amata.

Cosa Mangiare

 

Bistecca con l’acciugata

È uno dei grandi favoriti. Unisce la Valdichiana con questa salsa tipica del Valdarno, prodotta con acciughe salate sfilettate, capperi e olio extravergine d’oliva.

Fegatelli

I fegatelli sono pezzi di fegato di maiale “rivestiti” (così li definiva già nel XIV secolo Pietro Aretino) con la rete del suino e conditi con alloro, finocchio selvatico, sale, pepe e olio extravergine d’oliva. In genere grigliati o cucinati in padella con le bietole.

Acquacotta

Una delle ricette più antiche della Toscana, piatto diffuso anche in Maremma. Per l’acquacotta si prepara un soffritto di cipolle dove si farà cuocere il pomodoro; si aggiunge quindi il brodo vegetale e, dopo una cottura di 30-40 minuti, le uova sbattute. Si mangia con pane toscano abbrustolito.

Scottiglia

Piatto tipico del Casentino, di origine medievale. Una sorta di “cacciucco di terra” a base di carni miste (manzo, pollo, faraona, pollo, coniglio, piccione, anatra, agnello) da sottoporre a una lunga cottura in tegame. Si prepara prima un soffritto di cipolla, carote, aglio, prezzemolo, basilico, e peperoncino. Si aggiunge poi la carne e si fa cuocere per un paio d’ore bagnando con vino rosso e succo di limone. Al termine ci sarà anche l’aggiunta del pomodoro: da servire con pane tostato strofinato con l’aglio.

Grifi

grifi sono le parti magre e callose del muso del vitello di razza chianina, cotti al tegame con cipolla, conserva di pomodoro, vino rosso, timo e chiodi di garofano. Esiste anche una versione da street food: il pan co’grifi.

Funghi e tartufi

Funghi non mancano mai nelle tavole di un aretino, così come i tartufi, che si trovano tutto l’ anno nei ristoranti.

Bringoli al sugo finto

Stavolta ci trasferiamo verso la Valtiberina, ad Anghiari. Si tratta della versione aretina degli strangozzi o umbricelli umbri, grossi spaghettoni freschi preparati senz’uovo. Il sugo è “finto” perché è una salsa di pomodoro con poca carne.

Per quanto riguarda i dolci tipici avete una scelta tra le:

Frittelle di riso, la Panina un dolce cotto al forno con uva passa e uovail Baldino che è poi la versione aretina del castagnaccio.

Vini :

Tra i vini, si consiglia sicuramente il Chianti dei colli Aretini, un rosso dal sapore asciutto.

 

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