Un prodotto che riporta un’etichetta Rfid non ha limite al numero di informazioni che si possono immagazzinare. Il cliente, tramite questa tecnologia, sarà in grado di leggere l’indirizzo del sito web del venditore, le sue pagine social, una scheda prodotto, la garanzia, la verifica dell’originalità, i suggerimenti sull’utilizzo del prodotto, i suggerimenti sulla manutenzione del prodotto, le offerte per altri prodotti simili. È sufficiente inserire un link all’interno del tag per avere avere accesso a tutto lo spazio su cloud di cui si dispone.

Capite perfettamente quanto può essere importante applicare queste etichette sui prodotti che si vogliono vendere. Per un’azienda, poi, anche l’uso interno della tecnologia Rfid diventa determinante. Pensate allo logistica di un magazzino: identificare ogni contenitore e ogni scaffale con un tag riduce gli errori nei prelievi e fornisce un’identificazione certa dell’oggetto. E ancora: l’Rfid è una validissima alternativa all’uso di badge e tesserini. Non richiede contatto visivo per l’identificazione e permette il riconoscimento anche a distanza. Possono essere registrate informazioni quali i dati anagrafici, la foto di riconoscimento, la data e l’ora di transito, il verso di transito e altre informazioni.

L’applicazione di un’etichetta Rfid a ogni pratica consente di automatizzare la loro ricerca negli archivi cartacei, di effettuare automaticamente la registrazione del prelievo/restituzione e di mantenere traccia dei vati spostamenti tra i depositi e gli uffici. Si può anche risalire al tempo che una pratica ha passato una scrivania.

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