Cosa fare, cosa vedere, cosa mangiare nel Casentino
Il Casentino è una piccola Valle preziosa della Toscana tutta da esplorare. Qui troverete un po’ di tutto: pensate soltanto ai vigneti, agli oliveti, alle foreste, alla pasta fatta a mano, alla storia ed ai castelli medievali.
E’ una delle quattro vallate principali della provincia di Arezzo, è posto nella Toscana orientale. Ad est il suo confine naturale è il crinale appenninico oltre il quale si trova la Romagna. A nord, oltre la Montagna del Falterona vi è la Valle del Mugello nella Provincia di Firenze.
Come arrivare nel Casentino
Casentino tra storia, architettura e natura
Il Casentino è una terra in cui il grande scrittore Dante Alighieri, cita varie volte i luoghi nella Divina Commedia, ciò è giustificabile con il fatto che il Sommo Poeta trascorse qui parte del suo esilio da Firenze ospite dei Conti Guidi, la nobile e potente casata che fu padrona assoluta della parte alta del Casentino dall’inizio dell’XI secolo fino a metà del XIV. Dal punto di vista storico e architettonico è questo il periodo che ha lasciato le testimonianze per cui il Casentino è oggi maggiormente noto. Nascono importanti abbazie (già dalla metà del X secolo) di cui oggi ne rimane solo una come tale, ma questa di fama mondiale, Camaldoli.
Il Casentino è luogo di grande interesse anche dal punto di vista artistico, sicuramente terra di boschi e monumenti della fede. I suoi boschi son caratterizzati da castagni, faggi, querce e abeti, alberi che costituiscono il patrimonio naturalistico del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e caratterizzano al tempo stesso due luoghi dall’intensa spiritualità: Camaldoli, con l’Eremo e il Monastero, e il Santuario de La Verna, dove San Francesco ricevette le stimmate, ma ancora riesce ad esser terra nota anche dal punto di vista archeologico, molti sono stati i ritrovamenti di periodo etrusco e romano. Questi sono testimoniati nell’interessante Museo Archeologico di Bibbiena.
Tradizioni e gastronomia del Casentino
Il Casentino è una terra di antiche tradizioni che ancor oggi vivono grazie alle sapienze artigianali, celebre il “panno casentinese”, tessuto di lana dai colori inconfondibili, come i classici arancione e verde bottiglia; notevoli anche le lavorazioni di ferro battuto e pietra lavorata. La gastronomia offre piatti semplici ma gustosi, ricette di pastori che rimandano alla transumanza, come la scottiglia o l’acquacotta; piatti contadini come i tortelli di patate e poi formaggi, il prosciutto, il miele e le immancabili castagne.